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L’eccellenza del caffè Napoletano, da oggi anche a casa tua… Gran caffè Costanzo…

Caffè per passione….

Gran caffè Costanzo Frattaminore, Costanzo Francesco, ormai è diventato un rito, il caffè è una passione, oltre a deliziare i clienti con un caffè che sembra un cioccolato, Gran caffè costanzo da oggi lancia una nuova linea di caffè, anche per casa, una miscela tutta personalizzata.

Gran caffè Costanzo invita a tutti i suoi clienti di prendere un assaggio gratis prima di acquistare il suo delizioso caffe’.

Ci sono 4 miscele diverse spiega costanzo, tutte di provenienza brasiliana, una in particolare e Columbia suprema, una miscela rara una monorigine, di una qualità suprema, cremosa e intensa , tutta da scoprire, insomma l’eccellenza del caffè anche a casa tua…..

Quindi diciamo che adesso sei al passo con i grandi marchi napoletani, esempio caffè kimbo, caffè Passalacqua, illy caffè ecc.. No non sono al passo, c’è una differenza, questi grandi marchi, sono la storia del caffè napoletano, li puoi acquistare in grandi centri ecc… si sa che hanno fatto veramente la storia del caffè a Napoli, da bambino e penso tanta altra gente siamo nati con il profumo del caffè fatto in moka. Sono aziende che hanno l’esperienza nel settore.Il mio caffè invece lo puoi acquistare solo ed esclusivamente nella mia caffetteria.. fresco macinato ….

Dalla antica tradizione Napoletana.

Gran caffè Costanzo Frattaminore via cavone 77 (NA)


Il segreto dell’espresso Napoletano? Si o saj fa, fallo. Si nun o saj fa’, mparati, Di Annalisa Aiello scritto per l’associazione Maestri dell’espresso Napoletano.

Caffè Napoletano: un tratto Culturale Eterno

Il caffè a Napoli è un’unità di misura dell’esperienza e dell’età. In questa città è la prima cosa che i genitori ti insegnano a fare quando diventi abbastanza alto per raggiungere i fornelli. Il bambino medio napoletano, come prima parola, non dice “mamma”, dice “machinett’”.

MOKA =CONDIVISIONE

Il Caffè Napoletano è didattica

Che poi tutti abbiamo quello zio che, per abbabbiarti, diceva sempre :” fall tu, che o ffaj meglio”. E tu ti sentivi il masto bambino del caffè, quando in realtà tuo zio s’ rumpev e pall e ti menava a tte in mezzo.

È gratificazione e responsabilità

Quando entravi nella pre-adolescenza invitavi gli amici a casa dicendo:” vieni, ci facciamo il caffè di nascosto come i grandi” e si presentavano a casa in quattordici, ‘manco fosse il rave party del secolo.

È ribellione e amicizia

Ma la svolta vera viene quando tua mamma ti inizia a portare il caffè a prima mattina, per farti sosere. E sentivi di essere entrato nel circolo dei grandi, nella tavola rotonda dei potenti. Neanche il tempo di realizzare cosa stesse succedendo, che già ti trovavi al bar a prenderti il caffè con il primo guaglioncello della vita. Perché il caffè napoletano è sopratutto posteggia, conquista.

Quando sei adulto e ti sposi, il caffè regola i rapporti di potere. Se tua moglie si alza prima di te e ti fa il caffè è una buona moglie, sennò nun è bbon e tu stai sotto al pacchero. Se è l’uomo che si alza per fare il caffè alla moglie, quasi sicuramente la ama moltissimo. O non vede l’ora di uscire di casa.

In ogni caso, che tu sia bambino o adulto, la regola da seguire è unica: si o saj fa, fallo. Si nun o saj fa’, mparati.

IL Caffé a Napoli è storia tutto il resto e noia!!!

SCRITTO DA ANNALISA AIELLO, PER L’ASSOCIAZIONE MAESTRI DELL’ESPRESSO NAPOLETANO.

Nasce così la Moka tiramisù, così Marcello Del Vecchio incanta i suoi clienti!!!!! Del Crystal Cafè.

Marcello Del Vecchio è il protagonista della moka tiramisù, al Crystal Cafè, nasce dall’esigenza di offrire qualcosa di nuovo senza allontanarci troppo dalla tradizionalita’.
Il pubblico è aperto e chiede novità, ma è sempre legato alle antiche tradizioni, per questo motivo il tema principale per le nuove creazioni è “classico rivisitato”.

Con questo servizio permettiamo ai nostri clienti di bagnare il tiramisù al momento, correggendo il caffè con una parte alcolica a scelta dando al classico quella nota in più. 

Il servizio in moka poi è molto apprezzato, fotografato e postato dandoci poi un ritorno pubblicitario attraverso i tag.

Nuovo ma non troppo, senza spaventare, senza scontrarci al desiderio di chi conta: il cliente.

Marcello del Vecchio, anche socio Formatore dell’associazione Maestri dell’espresso Napoletano….

L’associazione Maestri dell’Espresso Porta i Baristi in Torrefazione.

Abbiamo già avuto modo di osservare i primi passi dell’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano dimostrando che il sociale è l’argomento principale.

Sociale nel mestiere e nel cuore. L’Associazione si è presentata con una lettera nella quale sottolineava che uno degli obiettivi principali era creare un punto d’incontro tra baristi che hanno la possibilità di investire nella formazione e professionisti lasciati alla scuola in campo. Una spaccatura che non poteva essere tollerata in un mondo dove il sinonimo è unione, condivisione.

La mano tesa pronta a congiungere le cose, rilegando questa spaccatura con attenzione, è stata della Torrefazione Cortese. Lunedì 05 Ottobre 2020 Giovanni Cortese, fondatore e titolare, Andrea Cortese, responsabile della torrefazione Cortese, hanno accolto alcuni dei soci dell’Associazione, coordinati dai Formatori Ciro Piccolo, Michele Pisapia, Giulio Maisto, Salvatore Riunno, Stefano Bouhali e il Presidente Costanzo Francesco.

Il corso è iniziato con un percorso guidato nella torrefazione dove il responsabile Andrea Cortese ha spiegato ai soci l’intero processo di tostatura, la catena e le funzioni dei macchinari. Immergersi nel mondo della filiera antecedente al barista rappresenta una crescita professionale immediata, dettata dalla predisposizione ad un’apertura alla consapevolezza reale del mondo del caffè. Un inizio che ti porta ad un’esigenza di conoscenza, quindi ad un percorso infinito, amplificando l’amore e il rispetto per il chicco.

Un incontro anche di incoraggiamento in un momento delicato per tutti. Il Presidente dell’Associazione Costanzo Francesco ha motivato i presenti con un discorso fatto davvero con il cuore di un barista, ma di quelli che già ne hanno visto abbastanza nella vita, quindi intrinseco di emozioni e consigli.

Napoli è questa, Napoli è cuore… il cuore di tutti.

Corsi di caffetteria Gratuiti? Il cuore dell’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano lo ha reso possibile.

L’associazione Maestri dell’Espresso Napoletano porta il caffè tra le strade di Napoli.

Ancora una volta l’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano mostra le fondamenta sulle quali è fondata: condivisione e amore! Che i Maestri ci mettono il cuore e l’anima nella loro maestria lo hanno dimostrato e oggi il cuore lo hanno portato tra le strade di Napoli.

In onore della giornata mondiale del caffè l’Associazione non si è dimenticata dei senzatetto offrendogli un caffè in cambio di un sorriso.

Un gesto semplice all’apparenza, ma si sa che davanti ad un caffè crollano muri, ritrovandosi immersi nella realtà altrui, come accade quotidianamente davanti al bancone che delimita il confine tra maestri e clienti. Tra le strade di Napoli, ai margini dei marciapiedi non c’è bancone che delimita quindi un caffè offerto diventa festa, ricca di complimenti da chi non è abituato ad una vita facile.

Il Caffè può tutto, e senza i Maestri nulla sarebbe possibile. Grazie a Flavia Sorrentino, delegata Napoli città autonoma e Socia Fondatrice; Stefania Patricelli Delegata
Francesco Costanzo, Presidente;
Michele Pisapia, Socio Formatore;
Giulio Maisto, Socio Formatore;
Giovanni Bottino, Socio Formatore, che si sono immersi in:
In via Toledo
Galleria Umberto,
Piazza Municipio,
Stazione centrale Piazza Garibaldi
ed in fine Piazza Plebiscito.
Buon Caffè a tutti.

Il 1° Ottobre l’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano celebra la Giornata Mondiale del Caffè con un sondaggio.

Alla ricerca delle caratteristiche che determinano il tanto amato e discusso Espresso Napoletano.

Ancora oggi nessuno riesce ad elencare le caratteristiche che dovrebbe presentare un’espresso per essere definito Napoletano e c’è chi afferma addirittura che l’Espresso Napoletano non è altro che quello Italiano. Se chiedessimo in giro troveremmo svariate opinioni su ciò che è o non è. Tra tanti giudizi soggettivi il più triste è decisamente quello associato esclusivamente al rito, sottintendo che nella tazza non ci sarebbe nulla da elogiare.

L’Associazione ha le idee chiare sulle caratteristiche che presenta l’Espresso Napoletano e non lo delimita al rito che piuttosto lo impreziosisce come una cornice che lo valorizza. Questo è il primo vero motivo della nascita dell’Associazione, definire, valorizzare e quindi tutelare ciò che i Maestri creano ogni giorno: l’Espresso Napoletano, ricercato nel quotidiano, scandendo i momenti delle giornate e spesso preferito agli Specialty coffee. Testimone di questa preferenza è il Presidente dell’Associazione Costanzo Francesco, ormai diventato promotore della nostra arte. Vedendo questa incongruenza che si trascina da molti anni, noi non potevamo che fare chiarezza e quindi evidenziare le caratteristiche che dovrebbe presentare la tazza dell’Espresso Napoletano ricercata quindi preferita.

Per rendere il giudizio unanime, in onore della Giornata Mondiale del Caffè, l’Associazione lancia un sondaggio: Quale caratteristiche deve presentare una tazza di caffè per essere definito Espresso Napoletano?

Siamo più che certi di un dettaglio: La Leva! Sappiamo che le caratteristiche della macchine a leva estraggono la corposità, la pienezza della miscela prevalentemente usata, permettendo ai maestri di personalizzare ogni singola estrazione. Al tecnico si aggiunge la cornice del rito, la gestualità obbligatoria dei passaggi. Non è un caso la scelta di compiere i nostri passi con le macchine a Leva e l’azienda La San Marco ha abbracciato il nostro obiettivo dandoci piena disponibilità di macchinari tramite l’importante collegamento, punto di riferimento delle organizzazioni, Nicola Bianco.

Esiste un inizio per tutto… e il nostro è Storia. Se diamo uno sguardo al passato vediamo che mentre il caffè faceva le prime comparse fra le strade Italiane, precisamente a Venezia nel 1683 in Piazza San Marco dove nasce la prima bottega, si narrava che Alfonso D’Aragona già conoscesse il caffè grazie alla sua flotta navale la quale importava tutti i prodotti orientali nel 1450, e mentre la bevanda nera faceva fatica ad essere accettata in quanto considerata bevanda di Satana a causa dell’origine e degli effetti, a Napoli veniva già consumata dopo i banchetti reali. Fonti scritte narrano che la Regina Maria Carolina d’Asburgo dopo i pasti invitava i propri ospiti nella sala del caffè dove ad aspettarli c’erano i primi baristi napoletani con le tipiche giubbe bianche.

Nell’800 le strade di Napoli iniziarono a riempirsi di caffettieri ambulanti.

Nel 900 il caffè entra nelle case grazie al francese Mourize che inventò a Napoli la Cuccumella.

Le prima macchina espresso a vapore inventate da Angelo Moriondo presentata all’Expo di Torino nel 1884,  poi evolute a pressione, quindi a leva, brevettate da Achille Gaggia nel 1947, complesse ma non per i napoletani, diventati subito abili nel manovrarle.

Anche le miscele facevano la differenza, con la giusta percentuale di arabica e robusta e la cottura a mantello di monaco, come cita Edoardo De Filippo in una sua opera. Ed è così che la particolare miscela e l’impeccabile manodopera iniziarono a fare la storia del caffè napoletano.

Quindi… cosa determina l’Espresso Napoletano?

Invia il tuo parere all’email maestridellespressonapoletano@gmail.com

e condividilo sul profilo Facebook dell’Associazione.

Buon Caffè.

L’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano realizza corsi di formazione per i ragazzi della Comunità Futuro.

Compie i suoi primi passi l’Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano mostrando il cuore sul quale è fondata: la condivisione.

Ci racconta il presidente Francesco Costanzo: “il culto dell’Espresso Napoletano ha come caratteristica principale l’arte di condividere. Quindi caffè inteso come culto solidale e opportunità di lavoro”. Un messaggio portato proprio ai ragazzi della Comunità Futuro che hanno vissuto questo approccio con entusiasmo e voglia di imparare.

Lunedì 7 Settembre si è svolto così il primo corso di formazione per i ragazzi grazie anche alla disponibilità del socio Formatore Michele Pisapia, Socia Fondatrice Silvia Signorini e la partecipazione straordinaria di Mario Signorini che ha gentilmente portato i macchinari professionali per la riuscita del corso.

Il caffè unisce.

Questo è stato solo l’inizio di un percorso ricco di emozioni.

Costanzo Francesco: Trasmettere la passione è essenziale per mantenere l’attenzione dei ragazzi e spingerli a credere in un futuro fatto di chicchi di caffè. Il nostro è stato per molti un mestiere di opportunità e deve continuare ad esserlo per molti altri ragazzi così da mostrargli una strada che infondo fa innamorare chi la percorre. Questa giornata è stata un dare e avere, i ragazzi ci hanno accolti nella loro realtà con entusiasmo inondandoci il cuore di emozioni. Un grazie particolare va agli educatori il responsabile Raffaele Esposito e Tiziana Tartaglione educatrice professionale.

Nasce la prima micro torrefazione aperta al pubblico a Frattaminore (NA) dove si possono degustare tante miscele di caffe, un’idea di Costanzo Francesco (CEO) e titolare della Caffetteria Caffe costanzo

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In un mondo dove il sapere è alla portata di tutti esiste un chicco la cui storia è talmente ampia nel tempo e nello spazio da essere sicuri che c’è sempre qualcosa ancora da imparare, attecchendo in ogni parte del luogo e soprattutto nella vita di tutti. Napoli si distingue in modo particolare nell’approccio con questo chicco. WhatsApp Image 2020-08-26 at 21.19.26
Stiamo parlando di caffè e con esso non si scherza. Costanzo Francesco ne è testimone, diventando il volto dell’Espresso Napoletano grazie alla sua dedizione e professionalità, difendendo così il nostro espresso, spesso criticato come tazzina e metodo di estrazione. Il 27 Settembre, in piazza Municipio, Napoli, ha battuto il record di maggior numero di caffè estratti in un’ora estraendo 703 espressi con due macchine a leva della San Marco a tre gruppi. Un vero e proprio tributo alla tipica estrazione Napoletana. Dopo aver esibito pubblicamente la magnifica estrazione, si è focalizzato sulla materia prima, il chicco, vedendo in una micro rosastery l’unica possibilità di poter selezionare, lavorare e selezionare personalmente la propria miscela. La scelta quindi non è più tra i brand, ma tra i migliori chicchi verdi, del metodo di lavorazione e ovviamente dell’origine, seguendo l’intero percorso del chicco, dalle piantagioni alla tostatura, dalla miscela all’estrazione. La scelta di una micro roastery nel locale permette di avere un collegamento diretto con la parte più importante della filiera del caffè, ovverosia le realtà delle piantagioni, garantendo ai coltivatori il giusto supporto per il duro lavoro. Dalle piccole Farm a Via Cavone di Frattaminore, punto di riferimento per gli intenditori di caffè, dove possono vedere con i propri occhi la qualità del caffè verde, conoscere la provenienza e la lavorazione, sentire il profumo del caffè appena tostato e gustare la bella tazza di espresso, apprezzando l’intera filiera scelta e seguita da Costanzo Francesco. Ma Via Cavone non è solo il punto di riferimento degli intenditori di caffè, ma anche dei baristi e ragazzi che desiderano apprendere questo mondo. Il 14 Luglio di quest’anno, sette volti, Costanzo Francesco, Carmela Maresca, Rosa Bruno, Flavia Sorrentino, Silvia Signorini, Giovanna Reccia e Stefania Patricelli, hanno dato origine a un’Associazione che ha come fondamenta la base del culto del caffè: La Condivisione. L’ Associazione Maestri dell’Espresso Napoletano ha come scopo la tutela dell’Espresso e per riuscire in questo intendo, i soci Formatori che hanno aderito, hanno accettato di “condividere” la propria Maestria per rendere tutti consapevoli su ciò che è davvero l’Espresso Napoletano, rendendo tutti predisposti ad un percorso di Formazione presso apposite sedi. Con la tipica estrazione della Leva, l’importanza della materia prima e il culto della condivisione, Costanzo Francesco chiude il cerchio del caffè, si ma come una spirale in continua crescita.WhatsApp Image 2020-08-26 at 21.20.53

Nasce a Napoli l’associazione maestri dell espresso Napoletano. Lettera a tutti i baristi Napoletani.

15 Luglio 2020, Napoli.
Cari Baristi,
Prima di tutto volevo ringraziarvi uno ad uno per la passione che trasmettete nel vostro mestiere, la stessa che permette di innamorsi di una tazza di caffè, tanto da renderla un’esigenza quotidiana nella vita di tutti noi. Vedere il caffè con i vostri occhi mi ha spinta a darvi il valore che meritate.
Il caffè nelle vostre mani diventa davvero oro nero, perché a ciò che di complesso e meraviglioso ha il percorso di un chicco, il che lo rende unico e vario allo stesso tempo, voi lo incoronate con la vostra maestria, la vostra ARTE.
Ed ecco che ho voluto crearvi ciò che infondo voi volevate, ciò che il caffè rende possibile ogni giorno: LA CONDIVISIONE.
Credo nella vostra Arte e ancor di più credo in questo percorso…
credo in voi MAESTRI DELL’ESPRESSO NAPOLETANO.
Ho voluto fare le cose per bene, ho voluto renderlo pubblico quando tutto era sicuro, chiaro e realizzato.
A breve vi comunicherò la data ufficiale della presentazione, dove spero mi affiancheranno le accademie e le scuole specializzate in formazione. Il nostro è un percorso di condivisione che permette di non lasciare nessuno indietro e di rendere preparato chi desidera formarsi con scuole o accademie ufficiali.
Siamo la mano tesa che accompagna tutti ad un percorso formativo professionale, senza dimenticarci di dare le basi a chi non ha la possibilità di investire nella formazione. Ciò significa anche conoscere il nostro caffè, quindi tutelarlo.
Il primo passo è compiuto, ora c’è da fare quello più importante, creare una squadra di soci formatori la quale presenteremo ufficialmente al primo incontro.
Un saluto a tutti voi Maestri.
La vostra Associazione.

Soci fondatori

Costanzo Francesco

Carmela Maresca

Flavia Sorrentino

Stefania patricelli

Giovanna Reccia

Rosa Bruno

Silvia signorini

Ed infine Ciro piccolo primo socio formatore

Prendiamoci Uno Speciality…

Specialty o non specialty, questo è il problema

A distanza di quasi un anno dalla seconda venuta a Napoli del Caffesperto Andrej Godina, torniamo sull’argomento “Caffè di qualità”. 

In una città che ha visto nascere numerosi appassionati e professionisti del mondo del caffè negli ultimi mesi, la community dei baristi ancora si interroga sulla possibilità per il caffè di qualità di farsi largo tra le tazzine al bancone. 

Tante le perplessità al momento, derivanti soprattutto dalla radicata abitudine di bere il caffè secondo precisi standards di miscela, tostatura ed estrazione.

Ma anche tanta confusione. C’è ancora, infatti, chi crede che il caffè di qualità sia un caffè inaccostabile alla città di Napoli a causa dei costi “eccessivi e inarrivabili” per il consumatore medio, oppure perché realizzato con la sola qualità Arabica, troppo “leggera e acquosa” a detta di molti. 

L’effetto distorsivo aumenta se si parla di SpecialtyCoffee. 

Sebbene questa categoria di caffè sia in grande ascesa nella schiera più scientifica della categoria, sono ancora in tanti a non vedere di buon occhio questa tipologia di caffè. 

Tanti i dubbi in merito: acidità preponderante, costi inarrivabili, tempi di preparazione improponibili, estrazioni ideali lontane dal gusto dei napoletani. 

A tale proposito abbiamo provato a realizzare un video, postato sul profilo facebook di Napoli Coffee Experience, per spiegare nel modo più agevole possibile cosa in realtà è lo specialty coffee e cosa invece non è o non deve essere necessariamente. 

Raccolti i commenti della categoria dei baristi, cuore pulsante del mondo del caffè, mediante la preziosa opera di Francesco Costanzo (già recordman mondiale per numero di espressi estratti in un’ora) abbiamo deciso di realizzare un nuovo intervento, stavolta in diretta, sul profilo Instagram di Napolicoffeeexperience. 

L’appuntamento è fissato per Martedi 14 Aprile alle ore 16.

Stavolta non saremo soli, oltre a me, infatti, ci sarà proprio Andrej Godina, che custodisce ogni segreto del magnifico mondo del caffè e come pochi è al corrente del significato primo di questa meravigliosa pianta. 

Si parlerà di qualità, certo. Ma si proverà a spiegare quanto, in realtà, lo specialty coffee sia più terreno di quanto ci si immagini, e quanto sia possibile rendere questa pregiata categoria di caffè non più un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti.

Mauro Illiano